Qualche giorno fa Alice Niro, web copywriter tra i miei «collegamenti» su LinkedIn, pubblicava un post in cui chiedeva ai freelance alle prese con la propria personale attività di «branding»: «Che suono fa il tuo Brand?».
La domanda mi ha subito intrigato e contemporaneamente messo un po’ in crisi: in effetti non ci avevo mai pensato e quindi non avevo una risposta pronta.
Se lavori "nel Marketing", magari ti sarà capitato di trascorrere ore in riunione a disquisire sulla tonalità di arancione nel nuovo logotipo aziendale; ma non su quale sia il «sound» del Brand di cui dovresti progettare e gestire la comunicazione.
Penso che probabilmente neanche la maggior parte dei brand più o meno famosi conosca esattamente la risposta o ci abbia riflettuto approfonditamente.
Dell’«intro musicale» e dell’«identità sonica» di Netflix, tanto per fare uno dei pochi nomi che mi vengono in mente, ho accennato in un precedente articolo.
Sicuramente "quelli" di Harley-Davidson Motor Company sanno che suono faccia il brand Harley-Davidson: lo hanno anche brevettato, quel rumore.
Coca-Cola qualche anno fa ha prodotto il famoso spot «Try Not to Hear This» basato sull’«ASMR» (Autonomous Sensory Meridian Response), "fenomeno" divenuto poi virale.
My Personal Brand «Audio-Moodboard»!
Nella vita professionale, qualche volta mi è capitato di definire l’identità di un brand con dei riferimenti musicali, oppure di pensare alla playlist ufficiale di una catena di ristorazione o di un nuovo locale sul Naviglio milanese, o ancora alla selezione della "colonna sonora" di un romanzo.
Un’esercitazione solitamente proposta durante giornate di consulenza in azienda o di formazione in aula con Passodue (studio con cui ho il piacere di collaborare ogni tanto), consiste nel progettare un ipotetico evento di «lancio della marca nel mondo», senza limiti di budget, pensando al proprio brand in maniera olistica (quindi immaginando ad esempio l’atmosfera e la colonna sonora di quell'evento).
Mai, invece, mi ero esercitato sul mio brand di freelance e consulente di Design Strategico.
Ci ho ragionato a lungo e alla fine ho pensato di iniziare compilando una specie di «audio-moodboard» con relativa playlist ascoltabile (volendo) su Spotify o su YouTube Music...
Comments