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  • Immagine del redattoreRiccardo Urso

Guida ai capolavori del Cinema Demenziale.

Aggiornamento: 3 gen 2022

In questo autorevolissimo articolo "pillar" scoprirai tutto quello che avresti voluto sapere sul Cinema Demenziale, ma non hai mai osato chiedere.

Conoscerai film clamorosi mai visti, oppure rivedrai delle scene mitiche che avevi rimosso e che, facendoti ridere di nuovo, ti porteranno a riflettere su quanta innovazione c'era in quegli autori, interpreti e registi strepitosi di 50 anni fa.

A chi consiglio il viaggio in questo fondamentale e seminale genere cinematografico, troppo spesso dimenticato o nascosto dalla critica della Settima Arte? Sicuramente a chi vuole divertirsi con qualcosa di completamente diverso, a chi ama ridere per ridere, a qualche copywriter, o content creator, o YouTuber in cerca di idee un po' più "geniali" di quelle che un po' troppo spesso oggi vengono definite tali.


 

👆 (Una specie di) indice del Cinema Demenziale 👇


 

Buio in sala, silenzio e buona visione... ma attenti, perché... nei popcorn che state mangiando ci hanno pisciato!

 

L'origine del Cinema Demenziale.

Animal House (National Lampoon’s Animal House) è, secondo l'opinione comune, il capostipite, il paziente zero del cinema demenziale.

Regia: John Landis.

Soggetto e Sceneggiatura: Doug Kenney (ricordati questo nome), Chris Miller e Harold Ramis.

Produttore: Ivan Reitman. Anno: 1978.

(Prologo dell’azione che culminerà nella sequenza della devastazione finale…)

La confraternita dei Delta è stata ufficialmente e definitivamente espulsa dall’Università di Faber.

John "Bluto" Blutarsky (John Belushi) cerca di spingere alla rivolta i suoi compagni con un discorso strampalato, fino a quando Otter (Tim Matheson), con il viso gonfio dopo essere stato pestato da quei nazisti dei loro rivali, lo interrompe affermando che "la situazione richieda che qualcuno faccia un’azione futile e stupida!" ("a futile and stupid gesture").


Doug Kenney e il National Lampoon.


A Futile and Stupid Gesture è anche il titolo di un film del 2018, disponibile su Netflix, che racconta le vicende del mitico Douglas Doug Kenney (interpretato dal bravissimo Will Forte), giornalista e fantastico scrittore satirico che, insieme all’amico ed ex-compagno di college ad Harvard Henry Beard, fondò nel 1970 la rivista National Lampoon.


(Qui, se ti interessa, puoi vedere un omaggio ad una delle storiche copertine della rivista)


Il vero Doug Kenney, in Animal House, recitò la parte dello spilungone che prende parte al sabotaggio della parata di fine anno del Faber College, dirottando la banda musicale in un vicolo cieco: una delle tante azioni futili e stupide di quel clamoroso finale del film.

Negli anni successivi alla sua nascita, National Lampoon sfornò un numero impressionante di:

  • attori comici (John Belushi, Bill Murray, Chevy Chase, Dan Aykroyd);

  • copywriter (Michael O’Donoghue);

  • illustratori e fumettisti (Robert Grossman, Rick Meyerowitz, Neal Adams);

  • programmi radio e tv (Lemmings, Saturday Night Live);

  • sceneggiatori (Harold Ramis).

Inoltre produsse almeno un paio di film che rivoluzionarono la commedia americana dando vita a quel filone demenziale che diventò presto un vero e proprio genere cinematografico.



 

I demenziali anni ’70: caratteristiche, film e personaggi seminali.

Le caratteristiche fondamentali dei film appartenenti al genere demenziale sono sicuramente:

  • personaggi non convenzionali, anarchici, spregiudicati e sopra le righe;

  • situazioni surreali e fuori dal comune;

  • continua lotta contro le istituzioni e critica alla political correctness;

  • gusto per l’irriverente distruzione iconoclasta degli scenari di riferimento.

Probabilmente i punti di riferimento storici sono antecedenti agli anni ’70 (uno su tutti, il meraviglioso nonsense devastante dei Fratelli Marx); ma se non ci fosse stato l’ecosistema multimediale di National Lampoon, sicuramente non sarebbe esistito il cinema demenziale per come lo si intende.


"Ridere per Ridere": il trio Zucker-Abrahams-Zucker.

Come accennato precedentemente, quasi tutte le fonti e la critica ufficiale individuano in Animal House l’archetipo della commedia demenziale statunitense e mondiale.

A mio parere, però, il vero lavoro seminale è stato Ridere per Ridere (The Kentucky Fried Movie), uscito un anno prima (1977), diretto sempre da John Landis e sceneggiato dal mitico trio Zucker-Abrahams-Zucker.


Al trio di cineasti composto da Jim Abrahams e i fratelli David e Jerry Zucker dobbiamo una serie di film cult degli anni ’80, tra cui 3 che non possono assolutamente mancare in questo elenco di titoli chiave dell’umorismo demenziale cinematografico: L’Aereo Più Pazzo del Mondo (Airplane!, 1980), Top Secret (1984) e Una Pallottola Spuntata (Naked Gun, 1988).


Ma torniamo a quel capolavoro che è Ridere per Ridere.

La trama del film praticamente non esiste. Il palinsesto di un’emittente televisiva fa da contenitore surreale ad una serie di momenti di assoluta demenzialità: notizie di cronaca locale comunicate da improbabili speaker e giornalisti in collegamento, si intrecciano con folli pubblicità di prodotti, servizi e associazioni senza senso.



Nel bel mezzo del film, all'improvviso, parte un altro film: un B-movie parodia dei film di Kung-fu di Bruce Lee intitolato "A Fistful of Yen". Ma non importa...



Ogni tanto, tra uno sketch e l’altro, spuntano i trailer di alcuni film di vario genere tutti prodotti da Samuel L. Broncowitz, nome di fantasia da cui deriva il nome di un altro gruppo comico demenziale: i mitici e italianissimi Broncoviz.

Il nome non è il solo elemento preso in prestito da quel film assurdo: le loro parodie di spot televisivi e pubblicità progresso in Avanzi e Tunnel, o quelle dei filoni cinematografici di Hollywood Party, devono tantissimo a quel tipo di comicità e di gag.


Tre componenti dei Broncoviz (Marcello Cesena, Ugo Dighero e Mauro Pirovano) parteciparono anche ad un piccolo gioiello della commedia demenziale italiana girato alla fine degli anni novanta e distribuito nel 2001: 500!

Come in Kentucky Fried Movie, anche qui la storia (Omega, un sicario infallibile che prova piacere a crearsi delle difficoltà nelle missioni, viene assoldato per uccidere i capi delle principali religioni mondiali in riunione a La Spezia) è un po’ il pretesto per i cameo di tanti personaggi assurdi.



Ma torniamo nuovamente a Ridere per Ridere per introdurre un altro autore, attore e regista fondamentale. Tra i personaggi del film interpretati da attori più o meno noti, c’è anche un certo "Robert Kramer detto Woody", che molti, per assonanza e somiglianza, scambiarono con Woody Allen.



Il primo Woody Allen.


I due finti documentari Prendi i Soldi e Scappa e Zelig e in generale tutti i primi lavori, influenzati dalla slapstick comedy e caratterizzati da ritmi frenetici e battute fulminanti, presentano tante caratteristiche del filone demenziale.


I contributi migliori al genere, però, sono sicuramente: Tutto Quello Che Avreste Voluto Sapere sul Sesso* (*Ma non avete mai osato chiedere) (1972), Il Dormiglione (Sleeper, 1973) e soprattutto Il Dittatore dello Stato Libero di Bananas (Bananas, 1971).



La follia di Mel Brooks.

Un anno dopo Il Dormiglione, esce uno dei primi film di un altro padre della comicità demenziale americana: Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco (Blazing Saddles, 1974) diretto da quel genio folle di Mel Brooks. Le reazioni della critica a questo classico della commedia furono spesso negative all’epoca; ma le sue battute, le trovate spiazzanti e il carattere politicamente scorrettissimo ne fanno uno dei titoli di culto insieme a quelli più illustri come il coetaneo capolavoro Frankenstein Junior (1974), La Pazza Storia del Mondo (1981) e Balle Spaziali (1987).




Il Circo Volante dei Monty Python.


La breve guida del periodo seminale del cinema demenziale si conclude con un viaggio in Inghilterra, dove, nelle compagnie teatrali delle prestigiose Università di Cambridge e Oxford, si incontrarono 5 dei 6 componenti dei Monty Python.

Tra il 1969 e il 1974 andò in onda sulla BBC uno degli show televisivi più innovativi di sempre per stile e contenuti, in grado di sfidare tutte le ottuse convenzioni comiche dell’epoca: il Monty Python’s Flying Circus. L’influenza che questo gruppo e le loro raccolte di sketch esercitò fu tale che qualcuno, giustamente, definisce i Monty Python, "i Beatles della commedia".

Nel 1971 venne rigirata una selezione di episodi andati in onda nelle prime due serie del Flying Circus, raccolti nel primo mitico lungometraggio E Ora Qualcosa di Completamente Diverso (And Now for Something Completely Different).



Il primo film con una trama unica (l'unico insieme a Brian di Nazareth - Life of Brian, del 1979) esce invece nel 1975: Monty Python e il Sacro Graal (Monty Python and the Holy Grail).

Capolavoro assoluto.


 

Evoluzione demenziale: film, attori e registi fondamentali degli anni ’90-2000.

Quest'ultimo paragrafo è semplicemente una selezione di titoli da vedere tutti almeno una volta nella vita, usciti al cinema nei 10 anni particolarmente prolifici che vanno dal 1994 al 2014, in cui si possono ritrovare le caratteristiche principali del filone demenziale. L'elenco in ordine più o meno cronologico è raggruppato per registi, interpreti e produttori.

 

Jim Carrey e i fratelli Farrelly


Scemo & Più Scemo (Dumb and Dumber, 1994, Peter Farrelly)




Ace Ventura - Missione in Africa (Ace Ventura: When Nature Calls, 1995)




Io, me & Irene (Me, Myself & Irene, 2000, Peter e Bobby Farrelly)



Un film francese che probabilmente in pochi ricorderanno (fuori dalla Francia)...


Quattro Delitti in Allegria (1994)

Opera del gruppo comico Nuls (Alain Chabat, Dominique Farrugia, Chantal Lauby) molto noto in Francia. La trama: "Rosso è Morto" (Red Is Dead) è un film in promozione durante il Festival di Cannes che non raccoglie nessun interesse fino a quando un serial killer non entra in azione uccidendo tutti i proiezionisti con falce e martello, le armi utilizzate dal protagonista del film.



Il canadese Mike Myers.


Austin Powers (1997-2002)

Mike Myers è canadese come tanti altri comici: Dan Aykroyd, John Candy, Jim Carrey, Leslie Nielsen, Seth Rogen, Martin Short. Con alcuni di questi bravissimi attori e con altri del calibro di Bill Murray, John Belushi, Steve Carell, Tina Fey e Amy Poehler, ha in comune la formazione presso The Second City, la scuola e compagnia teatrale di improvvisazione comica di Chicago.


Anche lui è passato dal Saturday Night Live, grazie al quale riesce a debuttare anche al cinema con il film di successo Fusi di Testa nel 1992. Dopo una lunga pausa e una mezza crisi, torna al successo nel 1997 con il primo film della serie di Austin Powers.


Il pazzo e poliedrico Kevin Smith.


Kevin Patrick Smith è un regista, sceneggiatore, attore, montatore, produttore e fumettista del New Jersey, pazzo e innovativo.


Nel 1994 esordisce al Sundance Film Festival con il clamoroso Clerks, film in bianco e nero che gli costò 27 mila dollari (la metà spesi solamente per acquistare i diritti sulle canzoni della colonna sonora) e la propria collezione di fumetti.

Con gli incassi del film riuscì a ricomprarsi i fumetti e a fondare una propria casa di produzione con la quale, qualche anno dopo, realizzò il capolavoro che merita un posto di rilievo in questa guida/lista di film: Dogma.



La Judd Apatow Production.


Una breve selezione di film prodotti da Judd Apatow che bisognerebbe aver visto almeno una volta prima di morire, tra cui i capolavori assoluti firmati dalla coppia creativa Adam McKay & Will Ferrell:

Anchorman (e Anchorman 2), di McKay/Ferrell, 2004-2013


Ricky Bobby - La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno (Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby), di McKay/Ferrell, 2006



Blades of Glory - Due pattini per la gloria (Blades of Glory), 2007


Suxbad - Tre menti sopra il pelo (Superbad), con Jonah Hill e Michael Cera, 2007

Fratellastri a 40 Anni (Step Brothers), di McKay/Ferrell, 2008



Anno Uno (Year One), con Jack Black e Michael Cera, regia di Harold Ramis, 2008.

E poi le serie TV: Freaks and Geeks (1999-2000) e The Ben Stiller Show (1992-1993)


E a proposito di Ben Stiller...

Zoolander (regia di Ben Stiller, 2001)



Dodgeball (prodotto da Ben Stiller, 2004)

Tropic Thunder (regia, soggetto, sceneggiatura e produzione di Ben Stiller, 2008)



Il Cinema di Sacha Baron Cohen.


Il Dittatore (2012) quarto film con protagonista Sacha Baron Cohen dopo Ali G, Borat e Brüno.


L'apice (finora) di Goldberg e Rogen.


Facciamola Finita (This Is The End), regia di Evan Goldberg e Seth Rogen, 2013


The Interview, regia di Evan Goldberg e Seth Rogen, 2014



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